cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Se ne fa un gran parlare. Ritengo che sia l’unione delle due parole più utilizzata negli ultimi tre anni. Anche l’Expo 2015 mi dicono avrà la sicurezza alimentare quale tema di fondo. Sono stato invitato ad un tavolo di confronto tra imprenditori di aziende legate alla filiera produttiva agro alimentare per favorire la conoscenza tra le aziende e per far emergere necessità e bisogni comuni di politica industriale.
Partecipo volentieri in quanto da almeno dieci anni cerco di formare delle aggregazioni per progetti di ricerca e sviluppo anche interni che necessariamente hanno bisogno di mettere in luce lo stato dell’arte e la valorizzazione della possibile ricaduta come filiera, intera o almeno pezzi della filiera stessa. Ed è veramente difficile.
Sono arrivato alla conclusione che stiamo vivendo un momento del tutto particolare, come azienda, come associazioni e come settore. Abbiamo sbandierato dovunque e comunque la sicurezza alimentare, ci facciamo scudo delle allerte da una parte e delle certificazioni dall’altra ma abbiamo tutti veramente una fifa del diavolo. Paura di che? Di aprire la porta, di dire dove siamo (ridimensionamento delle due parole) e dove vogliamo arrivare (piccoli passi, percorso virtuoso). Questa situazione, che è momentanea (ma è quanto meno sul breve periodo), blocca davvero tutto, l’apertura, il chiarimento, la fiducia, la credibilità, la voglia di battersi per anche il piccolo passo. Meglio stare zitti: finchè dura fa verdura.
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