nullo die sine linea
2025-02-24scrivere e leggere sono legate alla riflessione profonda. diversamente dovremmo trovare altri verbi. Balbettare, mormorare, altro
Appoggiato al tiglio, nella riserva, lontano dal fragore, leggo l’intervista di AWAS AHMED su Migranti, n. 36 (2014), che fa delle precisazioni.
Riflessione. La parte sbagliata e la parte giusta. Ma dov’è il confine? Sia per quanto riguarda la parte sbagliata (sempre c’è ancora di peggio), sia dalla parte giusta (sempre c’è ancora di meglio). Difficile, molto difficile. Non c’è parte sbagliata o giusta. C’è l’attività di miglioramento continua che si costruisce ora per ora, giorno per giorno, anno per anno, generazione per generazione e la si lascia perché moriamo. Il fatto di andarsela a prendere (la parte meno sbagliata), anche se poi non la si conosce e la si può solo perdere (ma intanto finchè dura fa verdura), non a niente a che vedere con la ria sorte e la cicogna ubriaca. Resta una questione di forza e come tale sarà inevitabilmente trattata. E’ necessario organizzare il tutto, organizzarlo e pianificarlo trasformando questa piaga terribile, furba, grottesca, trafficante, mafiosa, in opportunità. La programmazione e l’organizzazione risolve il problema, dando delle regole da rispettare. Altrimenti sarà ancora caos.
Mala tempura currunt. Muy mala tempora.
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