Si, ho avuto l’esperienza di passare le vacanze in campeggio: tenda Bertoni 4 posti (materassini rossi blu pirelli) famiglia ed amici al seguito. Uno degli amici, il solito sborone, con una roulotte superaccessoriata. Mi hanno chiesto oggi, mentre si parlava di vacanze in riva al lago, se avevo dei ricordi e se fossero positivi.

Aurelio era il responsabile tecnico di una società farmaceutica milanese di prima grandezza. Era un amico, nella tenda accanto con moglie e tre figlie di cui la diciottenne superincazzata per non essere con il ragazzo del cuore, e per solidarietà anche le altre due (16, 15) con il volto oscuro.

Siamo ai lavabi di primo mattino, poiché la temperatura in tenda diventa subito torrida, e cazzeggiamo tirando per il lungo. Si parlava del rapporto tra genitori e figli, figli, diceva Aurelio, che nemmeno ti guardano. Si stava rasando, con operazioni lente, tanto per ottimizzare il cazzeggio. Lo guardo ed ecco l’illuminazione:

Aurelio, fermati! Perché non ti tagli mezzo baffo?Ma sei scemo? No, hai una possibilità scientifica. Già avevi detto che i baffi non li volevi mantenere. Prova a tagliarti mezzo baffo e calcoliamo per quanti minuti qualcuno della tua famiglia se ne accorge. Ah beh, se è un esperimento scientifico, allora ci sto.

Ritorniamo dalle toilette in tenda, lui con mezzo baffo.

Prendiamo nelle tende il caffè, facciamo colazione, scendiamo alla Marina per il bagno mattutino, ritorniamo per il pranzo sui tavoli intorno alle tende, protetti dai tendalini e ombrelloni. Verso le quattro del pomeriggio stiamo giocando a scala quaranta. Aurelio è in coppia con sua figlia incazzatissima, avversari il mio amico, fratello di Aurelio, e io. La figlia sta scartando, guarda il padre, poi lo riguarda e : Ma papà, lo sai che hai solo mezzo baffo?

Erano passate delle ore.

Aurelio, avevi assolutamente ragione, in famiglia non ti guarda in faccia nessuno.