cultura – le persone passano ma il settore resta.
2024-12-23La cultura del settore è importante.
Ascona – Non la sentivo da tempo. Anche perché ho rallentato le visite, i viaggi, seppure non li ho quasi mai praticati anche in passato. Non mi piacciono le fiere, le riunioni dove si espone ma non si approfondisce. Ora ho l’età dalla mia. “Però tu sei da molto tempo nel settore, ho sentito parlare di te da tanto tempo. Quanti anni hai?”. E vado inevitabilmente nel passato: Eravamo in Lisbona, da Sabiol, un ex Duphar, uno dell’armata Philips – Duphar che aveva ceduto le attività del settore. Eravamo a tavola. Alla domanda ho risposto: “Quanti me ne dai?”. E non volevo essere poco educato, ma stuzzicare in lui dei ricordi che credevo comuni. “Beh, avrei detto cinquanta ma guardandoti bene ne hai meno ma, sicuramente, non meno di quarantacinque”. “Ne ho quarantasei.”. E con un piede ho detto al mio collega di non fare commenti. Avevo trentasei anni. Quindi sono abituato a queste domande. Ora non è più l’età, ma: “Dove sei stato in tutto questo tempo?”. Una delle abitudini personali è stata di operare in silenzio. Lontano dallo schiamazzo e dalle urla, dalla contrattazione, dal confronto su granitiche certezze. In silenzio ho imparato a vedere un pò più chiaro, a dare importanza al dettaglio del dettaglio. Lavorando in silenzio e senza farsi vedere; è il rischio che ti si prenda per un eremita del deserto. E allora?
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