il valore aggiunto delle attività R&D
2025-03-18l’importanza delle attività R&D per la professionalità della risorsa che diventa Ricercatore
Nella sala di lettura della biblioteca di Locarno.
La previsione di redigere il bilancio, patrimoniale e profitti e perdite, al 31/12/ 2015, o per l’anno che verrà, è un dovere. Ed è un momento di revisione di ogni cosa. Quando le forze erano maggiori mi preparavo all’esercizio di previsione andando in visita in qualche attività operativa che non conoscevo, non riuscivo a fare una previsione ad un anno, ma potevo collaborare per trovare aspetti di miglioramento. Era un uscire dalla caverna per vedere meglio la sostanza e l’apparenza. Ed era un esercizio che mi ha sempre dato molto, sempre sono uscito arricchito. In ogni attività che ho visitato ho sempre trovato elementi di genialità, magari vicino a elementi e valutazioni incorretti. Posso dire che il dovere del bilancio di previsione si avvicina molto al documento della valutazione del rischio per quanto riguarda specifici aspetti, nella previsione di cui sto parlando gli elementi di rischio sono i pesi dati ad attività strategiche, tattiche, di trincea, di ritirata. In questo tipo di valutazione è bene essere affiancati da qualcuno che non sia emotivamente contaminato, oppure colluso con attività erroneamente valutate. Riporto il caso di una piccola attività tipografica specializzata, tra altre cose, nella produzione, promozione e vendita di biglietti di auguri. Nella visita mi venne detto:
– Abbiamo i disegni più belli del mercato (io cercavo di definire il mercato ed i concorrenti), e mi venivano mostrati disegni di archivio classici, barocchi, stilizzati, dorati e variamente colorati ed in bianco e nero, sempre facendomi notare dettagli tecnici che facevo veramente fatica a valutare.
– Abbiamo i disegni più belli ed usiamo carta adatta ma inevitabilmente siamo più cari dei concorrenti (ed io chiedevo di indicarmi i principali concorrenti per prenderne nota i nomi e gli indirizzi). I nostri principali rappresentanti lo ripetono ad ogni incontro (e volevo sapere chi erano i rappresentanti, il livello delle loro provvigioni ed altri benefits e quanti incontri venivano fatti e dove e se potevo leggere i rapporti degli incontri).
– Abbiamo prezzo alti e termini di consegna molto lunghi perchè ci vuole tempo per preparare il prodotto finito (ecco il prodotto finito e volevo sapere quanto era il costo).
Il costo? E’ impossibile da fare. Come impossibile? Vogliamo farlo? Ma si rende conto? Acquistiamo il rotolo (il termine tecnico era diverso e non me lo ricordo), poi viene inviato a tagliare in misure predeterminate, poi inviato alla stampa, talvolta all’impressione in rilievo dei diversi disegni, poi alla colorazione oppure doratura, e poi al taglio, alla formazione di buste, alla scelta del nastro, ed infine alla scelta del cartone che contenga il tutto. D’accordo mi metto a fare il costo, dov’è l’amministrazione con le fatture dei fornitori e dei trasporti? Ma cosa vuole fare? La base: il precalcolo, sapere quanto costa ogni tipo di prodotto.
Mi rendevo conto del fastidio che procurava la mia intraprendenza e quindi chiedevo sempre al conoscente che mi aveva invitato se dovevo andare avanti oppure no. Mentre, aiutato, mi predisponevo al calcolo del costo (matita, foglio di carta e calcolatrice) assistevo alle continue telefonate dell’addetta alle vendite e amministrazione. Chiesi: Ma è così sempre con il telefono? Si, sempre, ricevo almeno 20 telefonate ogni giorno, sollecitano le consegne. Perché mi dice di sollecito?Perchè non consegniamo, siamo indietro di almeno sei mesi. Ma su dieci telefonate quante la mandano a quel paese di brutto? No, a quel paese nessuna. Ma, sempre su dieci, almeno 8 le disdicono l’ordine? No, insistono per volere l’evasione, anzi qualcuno aumenta la quantità. Dissi di provare a fare tre telefonate aumentando il prezzo del 20%, del 30%, del 40% e che la consegna sarebbe stata fatta “prima possibile”. Tutti e tre confermarono gli ordini. Chiaramente il gap era maggiore del 40%. Lo riferii all’amico che mi aveva invitato, credendo che ci saremmo messi di buona lena per finire il lavoro e conoscere il costo di ogni prodotto, magari preparando una risorsa.
A quel punto veniva messa in discussione la credenza, riportata da tutti gli agenti e rappresentanti (due in particolare) sui prezzi alti, tutti e due erano risultati soci in ditte concorrenti, ma questo si seppe in seguito. Non solo non si conosceva il costo del prodotto, ma si avevano anche delle informazioni sbagliate. Insieme, convalidammo le supposizioni, ma l’amico si accontentò di una pezza momentanea. Quale futuro per questo modo di gestione?
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