Il concetto fondamentale nelle scienze sociali è il POTERE, nello stesso senso che l’ENERGIA costituisce il concetto fondamentale in fisica.

La citazione è del filosofo e matematico Bertrand Russell, e riassume la problematica dell’energia nucleare. Esaminando la definizione biologica della vita sul nostro pianeta ci si rende conto che si tratta in primo luogo di un insieme di organismi che scambiano della materia e dell’energia con l’ambiente. L’energia non esiste, per definizione, che come FLUSSO fisico, e la materia esiste in quanto STOCK.

L’energia presente sulla terra è, nella quasi totalità, energia nucleare.

Il sole non è che un immenso reattore termonucleare nel quale un enorme quantità di idrogeno ed i suoi isotopi sono in costante fusione, nel senso nucleare del termine, per generare un flusso di irraggiamento luminoso ad alto potenziale. L’irraggiamento produce sulla terra i fenomeni termici ben conosciuti che sono il vento e l’evaporazione dei mari ed è la sorgente chiamata, a torto, rinnovabile, ed intendiamo con ciò quanto costituito da dighe, pale eoliche, pannelli fotovoltaici, il tutto per produrre energia elettrica.

Il Sole, la nostra stella termonucleare, è anche all’origine della fotosintesi, fondamentale per la vita del mondo vegetale e animale, come per il ciclo di CO².  Grazie al calore provocato dalla disintegrazione radioattiva dei radio elementi della terra, l’energia nucleare è essenziale per la sintesi dei combustibili fossili (petrolio e gas) e per la geotermia. Al di fuori dell’energia legata alla forza gravitazionale della Luna sulle maree e di quella che crea la rotazione della Terra, la nostra energia è fondamentalmente nucleare. Dimenticare questo significa non conoscere le leggi della fisica e, soprattutto, privarsi di una risorsa essenziale per quanto si riferisce alla transizione ecologica.

Ritorniamo all’energia nucleare. Il suo ruolo decisivo è stato dimostrato per una legge fisica fondamentale, espressa teoricamente, nel 1905, da Albert Einstein: Esiste una equivalenza tra massa (m) e energia (E) contenuta in questa massa per una legge di equivalenza massa-energia, E=mc², dove c corrisponde alla velocità della luce.

L’incredibile scoperta di Albert Einstein, ci fa comprendere la ragione per la quale la capacità di produzione di energia nucleare è incomparabile confrontandola con qualsiasi altra fonte disponibile. La fissione di un atomo di uranio o di plutonio, per un solo neutrone, conduce alla creazione di molti atomi più piccoli e ad una produzione di energia considerevole, senza confronto, per esempio con il risultato della combustione di energia fossile. I bilanci energetici e di massa della reazione di fissione sono strettamente coerenti con il principio di equivalenza previsto da Einstein. In effetti, la fissione nucleare di un solo grammo di Uranio 235 puro è equivalente, in energia fornita, a più di 2 tonnellate di petrolio bruciato o a 3 tonnellate di carbone.

Questa legge fisica è essenziale per comprendere l’atout eccezionale dell’energia nucleare per la produzione di elettricità de carbonizzata.