G.G.
2024-07-26Un ricordo personale di una figura importante
Era di sabato, mi disse mio padre, alle 7 di sera, e il dottor Chiari ti fece uscire con il forcipe, ferendoti all’arcata dell’occhio sinistro. La cellula aveva avuto origine dall’unione dei due alleli ed aveva avuto il tempo per duplicarsi, trasferendo tutta l’informazione, formando i vari compartimenti. All’uscita raccolse i primi componenti del microbiota, che iniziarono anche loro a ricevere ed inviare informazioni. E l’organismo ora pluricellulare e pluri compartimentale si trovava a dover comprendere e adattarsi al nuovo ambiente, differente dal precedente. E veniamo all’incontro che avrò a Lugano venerdì prossimo.
I miei cento mila miliardi di cellule, ognuna con il progetto totale e con la parte particolare di stretta competenza, si sono compartimentati. Quanto hanno potuto ricevere dall’attività del microbiota lo hanno voluto inviando informazioni e richieste, ed hanno ricevuto informazioni e risposte. Ma questo organismo (i cento mila miliardi + il milione di miliardi) esternamente è identificato in FV, che oggi raggiunge le 75 primavere, considero il primo anno trascorso dalle cellule, nel grembo materno, difendendosi, la difesa è la prima azione, la seconda moltiplicarsi, la terza comunicare attraverso uno specifico cripto linguaggio. Ed anche con lui vi è stata continuamente informazione ed anche da lui si è ricevuta comunicazione. Attraverso i cinque sensi? Non solo, attraverso tutte le emozioni. Ogni emozione ha originato delle molecole che hanno permesso di raccogliere big data sulle azioni che venivano compiute nell’esterno. Azioni che l’organismo ha cercato di indirizzare (momenti di melancolia, di euforia, di noia, di rabbia, di timore, di paura, di ansia, di desiderio, di bramosia, ed altro) ed azioni che ha dovuto fronteggiare (colpi d’aria, ingolfamento alimentare, ferite varie, carie e cariette, limitazioni forzate, profondamente ed evidentemente ingiuste,ed altro). E’ la potenza, ancora sconosciuta, del microbioma, la comunicazione, la scoperta, l’adattamento all’ambiente. Non è FV a provare emozioni. E’ il microbiota che manda dei segnali emozionali in funzione di dove vuole andare (appetito, acquolina, fabbisogni, cambiamenti di aria e/o di luogo), oppure di come si sente (pelle d’oca, ansia, timore inconsulto, attacchi di panico, stupore, estasi, noia, male oscuro del restare e del fuggire), o altro. Mi rendo conto di essere il terminale quando leggo un menù e i vari richiami, richieste che provo, oppure dei segnali di disgusto o di rifiuto.
Anche oggi è il momento delle congratulazioni, con tutto l’ambaradàn. Io mi identifico in voi, e voi in me. Non male dici? Ma si poteva fare di meglio! Questo sempre. Ci facciamo gli auguri? Non è importante, contempliamo il miracolo, perché ogni organismo, anche unicellulare, è un miracolo, e diamogli un senso nel voler volere fare. Il progetto è l’eternità naturale, cosmica. L’andare oltre, cambiando identità. Ma cosa vuol dire da Ascona all’Asinara? Boh.
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